Disegno di Francesco Paolo Massa
Per quanto l'usanza del presepe sia universalmente unificata in tutto il mondo cattolico, in Catalogna e nell'ara di Valencia oltre a Gesù, Giuseppe, Maria il bue e l'asinello non sarebbe Natale se tra i pastori non fosse posto il caganer: una figurina vestita in abiti tradizionali catalani con i pantaloni calati e intento a fare la popò!
Non si tratta di iconoclastia, anzi questa tradizione è ben accettata dalla chiesa! Il caganer è, infatti, un personaggio appartenente alla cultura popolare molto importante - scatologico a dir poco!- e nel presepe ha un significato ben preciso: simboleggia la fertilità della terra che viene concimata a dovere per l'anno successivo.
Figura obbligata nelle messe in scena della nascita di Gesù a partire dal XVII secolo, il caganer incorpora bene lo spirito dell'epoca (realismo barocco) e garantirebbe la pace dell'anima e del corpo necessarie alla preparazione del presepe. Collocarlo tra le pecorelle e i pastori porterebbe fortuna. In caso contrario, invece
Ma la simbologia del caganer non si ferma qui e affonda le sue radici in una cultura sempre molto attenta allo spirito sociale: in quell'atto, infatti, siamo tutti uguali e questo è particolarmente significativo il giorno della nascita del Bambino Gesù. Per questo motivo, forse, se nei primi tempi il caganer era un omino in camicia bianca, berrettino e pantaloni rossi, uno dei costumi tipici dei contadini catalani, a partite dalla seconda metà del novecento la fantasia si è scatenata: attori, cantanti, re, regine, politici, vip di ogni sorta e perfino pontifici sono stati fonte d'ispirazione per forgiare l'omino (o la donnina) defecante.
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